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Preventivi per la certificazione dell'impianto elettrico

350 €/udPrezzo medio

La certificazione dell'impianto elettrico è obbligatoria per norma. Solitamente ha un prezzo stabilito e il suo costo dipende anche dal professionista certificatore.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di certificazione impianto elettrico: 100 €/ud - 600 €/ud

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Questi prezzi sono indicativi e possono variare in base a fattori quali la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...

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Prezzi per certificazione impianto elettrico

Tipo di lavoroPrezzo
Dichiarazione di conformità alla regola d’arte400 €
Certificazione dell’impianto elettrico 400 €
Dichiarazione di Rispondenza350 €
DiCo per gli impianti di climatizzazione300 €
Dichiarazione di conformità per impianti in luoghi pericolosi500 €
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
+ 18.553richieste di preventivo di certificazione impianto elettrico
+ 5.090professionisti di certificazione impianto elettrico
+ 1.529recensioni verificate da certificazione impianto elettrico

Informazione utile

ll prezzo medio nazionale per il rilascio di un Certificato di Conformità per gli impianti elettrici è di:

  • 45€/mq per le abitazioni
  • 110€/mq per negozi, edifici industriali, artigianali e commerciali
  • 1 - 2 settimane
  • Difficoltà: Media
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Consigli per la certificazione dell'impianto elettrico

Cos'è il certificato di conformità degli impianti elettrici?

Il certificato di conformità degli impianti elettrici (DiCo) è un documento che attesta la conformità degli impianti elettrici di abitazioni private e aziende, secondo quanto stabilito dal Decreto ministeriale 37/2008, evoluzione della Legge 46/90.
Il certificato di conformità viene rilasciato obbligatoriamente dall’impresa che installa l’impianto elettrico presso un nuovo edificio o che provvede a modificarlo in fabbricati preesistenti.
Il certificato di conformità è obbligatorio per tutti i tipi di immobili, siano essi civili o non, e per tutte le tipologie di impianto: elettrico, di protezione dalle scariche atmosferiche, di automazione di porte e cancelli, radiotelevisivo, di riscaldamento/condizionamento/climatizzazione, idro-sanitario, gas,di protezione antincendio, di sollevamento (ascensori interni ed esterni, montacarichi, scale mobili, etc).

Qual è la procedura per il rilascio del Certificato di conformità degli impianti elettrici?

La certificazione per impianto elettrico a norma va redatta in triplice copia: una per il proprietario, una una per il committente, una da consegnare allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune.

Il documento si presenta sottoforma di modello standard pubblicato con il Decreto Legislativo del 19 maggio 2010. La sua compilazione prevede l'inserimento di alcuni dati relativi a:

  • le credenziali del tecnico incaricato dell’installazione e i dati della sua registrazione presso la Camera di Commercio
  • i dati del proprietario dell’abitazione o dell’azienda interessata
  • l’ubicazione del sistema installato
  • i materiali usati
  • lo schema dell'impianto
  • la tipologia di impianto
  • le normative vigenti in materia

In quali altri ambiti il DiCo diventa imprescindibile
Oltre ad attestare la corretta esecuzione della messa in opera, il DiCo è obbligatorio per l’adempimento di alcune pratiche burocratiche, come ad esempio la richiesta di certificato di agibilità di un’immobile, il nulla osta sanitario per le attività commerciali, o il Certificato di Prevenzione Incendi.

Quando il DiCo non è obbligatorio

La certificazione per impianto elettrico esistente non è obbligatoria se l’installazione è avvenuta tra l’entrata in vigore della normativa del 2008 e la legge 46/90 del 1990.

Se il certificato rilasciato all’epoca non è disponibile, è sufficiente sostituirlo con una dichiarazione di rispondenza (DiRi), ovvero una descrizione dell’installazione eseguita da un tecnico abilitato.

Gli impianti elettrici realizzati prima dell’entrata in vigore della Legge 46/90 (13 marzo 1990) sono invece ritenuti a norma se provvisti di protezione contro contatti diretti o con interruttore differenziale, sezionamento e protezione contro sovraccorenti posti all’origine dell’impianto.

Quanto costa il certificato di conformità degli impianti elettrici?

Il prezzo da versare per il rilascio di una Certificazione di conformità dell'impianto elettrico ha chiaramente a che fare con il tipo di lavoro svolto e con la metratura della struttura su cui si estende l'impianto.Volendo fare un esempio:

  • per un’abitazione privata di circa 100 mq, il costo del solo DiCo oscilla fra i 300€ e i 400
  • per la stessa casa, se per ottenere il DiCo sarà necessario effettuare dei lavori di adattamento, la cifra sale anche a 600€

Come deve essere elaborata una certificazione a norma?

Il certificato viene stipulato sulla base di un modello standard preesistente pubblicato in allegato al D.M. 37/08, poi modificato con la pubblicazione del Decreto 19/05/2010 intitolato “Modifica degli allegati del decreto 22 gennaio 2008 n.37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”. Per quanto attiene alla Dichiarazione di Rispondenza, invece, non esiste un modulo standard a cui attenersi, ma occorre che l’installatore rediga una sorta di relazione tecnica, che attesti l’esecuzione dell’impianto a regola d’arte.

La dichiarazione di conformità di un impianto elettrico domestico deve necessariamente contenere alcuni dati obbligatori, così come da modello citato poc’anzi. Il Ministero del Lavoro ha elaborato un modello passepartout che comprenda tipologia di impianto installato, dati del responsabile dell’impresa delegata all’ installazione, del committente, del proprietario dell’immobile, indicazioni relative all’ ubicazione ambientale dell’impianto, materiali utilizzati, rispondenza alle norme vigenti in materia di sicurezza.

Il certificato deve garantire la presenza di una serie di ulteriori allegati, la cui assenza ne determina la nullità. Ovvero:

  • Il progetto dell’impianto, in caso di immobili di determinate dimensioni planimetriche.
  • Lo schema di impianto (in sostituzione del progetto sopra citato).
  • Il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio dell’impresa delegata ai lavori.

Tale certificazione generale deve essere redatta in diverse copie, da consegnare al committente-utilizzatore dell’impianto; due copie controfirmate dal committente in qualità di ricevuta vanno consegnate allo Sportello Unico dell’Edilizia del comune di residenza.

La dichiarazione di conformità delle installazioni elettriche, per prima cosa, ha la funzione di evitare gli incidenti che possono verificarsi nei luoghi (domestici o commerciali) dove vengono installati gli impianti. Lo scopo della dichiarazione è quindi quello di tutelare l’incolumità pubblica.

La dichiarazione di conformità, inoltre, è obbligatoria in alcuni casi; infatti, perché un immobile sia dichiarato agibile ai sensi di legge, è necessario che sia stata rilasciata la dichiarazione. Inoltre, la dichiarazione di conformità viene spesso allegata anche al rogito nel momento in cui viene trasferita la proprietà dell’immobile. Tuttavia, la mancata allegazione non inficia la validità dell’atto, e le parti possono anche fare un accordo diverso in tal senso.

Chi vuole aprire un locale commerciale deve necessariamente essere provvisto della dichiarazione di conformità per ottenere il Nulla Osta Sanitario oppure il Certificato di Prevenzione Incendi. Inoltre, avere la dichiarazione di conformità significa evitare responsabilità penali che potrebbero derivare da eventuali danni cagionati da un impianto elettrico non a norma.

Prezzi le certificazioni degli impianti elettrici per città

CittàPrezzi
Romada 100€ a 600€
Luccada 200€ a 600€
Torinoda 250€ a 600€
Veneziada 250€ a 600€
Bolognada 200€ a 600€

Prezzi della certificazione dell’impianto elettrico in base alle città

Quanto costa la certificazione dell’impianto elettrico a Roma?

Il costo medio per la certificazione dell’impianto elettrico a Roma è di circa 250€. Nel caso si tratti di un impianto posto in luoghi pericolosi, è necessario ottenere una dichiarazione di conformità specifica, il cui prezzo può superare anche 450€.

Quanto costa la certificazione dell’impianto elettrico a Torino?

In linea generale, il prezzo medio per ottenere una certificazione dell’impianto elettrico a Torino e provincia è di circa 200€. Il costo di una Dichiarazione di Rispondenza (DIRI), invece, è di circa 350€. Quest’ultimo documento può essere redatto solo se l’impianto da certificare è già esistente.

Quanto costa la certificazione dell’impianto elettrico a Venezia?

Il prezzo medio di una certificazione impianto elettrico a Venezia è di circa 300€. Questa cifra aumenta se si ha a che fare con immobili posti nel centro della città, mentre risulta più bassa nei comuni limitrofi.

Quanto costa la certificazione dell’impianto elettrico a Bologna?

Solitamente, il costo medio relativo alla certificazione di un impianto elettrico a Bologna e provincia, non supera i 230€. In quest’area urbana, inoltre, il prezzo di una certificazione per l’adeguamento di un impianto elettrico varia da 250€ a 600€ circa.

Quanto costa la certificazione dell’impianto elettrico a Lucca?

prezzi della certificazione di un impianto elettrico a Lucca sono in linea con quelli delle altre città poste nelle regioni centrali italiane. Il costo medio per questo intervento, infatti, è di circa 250€.

Domande frequenti sulla certificazione dell'impianto elettrico

A cosa serve la certificazione dell'impianto elettrico?

Il certificato di conformità degli impianti elettrici (DiCo) è un documento che attesta la conformità degli impianti elettrici di abitazioni private e aziende, secondo quanto stabilito dal Decreto ministeriale 37/2008, evoluzione della Legge 46/90.

Chi puó rilasciare la certificazione?

La legge prevede che sia l’installatore dell’impianto a rilasciare la dichiarazione di conformità. Tuttavia, nel caso in cui l’impianto sia anteriore alla legge che ha imposto la certificazione, oppure, per diversi motivi, non si possegga materialmente il certificato, è possibile chiamare un tecnico abilitato che rediga la dichiarazione di rispondenza.

Qual è la prassi burocratica per ricevere la certificazione?

Il tecnico che esegue la dichiarazione di conformità delle installazioni elettriche deve produrne tre copie: una all’utilizzatore dell’impianto, un’altra al committente, la terza copia viene consegnata dallo stesso installatore allo sportello dell’edilizia del Comune in cui si trova l’impianto.

Che cos'è la Dichiarazione di rispondenza (DiRi) e quando viene rilasciata?

La Dichiarazione di rispondenza (DiRi) è una certificazione sostitutiva degli impianti che viene rilasciata quando non è presente la dichiarazione di conformità, sia perché è stata smarrita, sia perché la costruzione dell’impianto è avvenuta prima dell’emanazione della legge che impone il certificato.

In quali casi si può ricorrere a un'autocertificazione?

In alcuni casi, tassativamente previsti dalla legge, il privato può produrre un’autocertificazione con la quale attesta la funzionalità dell’impianto.

Che differenze ci sono tra DiCo e DiRi?

La dichiarazione di rispondenza è un documento introdotto dal Decreto 22 gennaio 2008, n.37 che serve a stabilire e dunque attestare se un impianto rispetta determinati requisiti di sicurezza. Diventa necessario per impianti realizzati dopo l’introduzione della Legge 46/90 (esattamente dal 13 marzo 1990) e prima del Decreto 37/08 (fino al 27 marzo 2008) e per cui non esite un DiCo.

A differenza della dichiarazione di conformità, la dichiarazione di rispondenza non è redatta dall’esecutore dell’impianto, ma è rilasciata da un professionista il quale, a posteriori, “certifica” la rispondenza dell’impianto alla regola dell’arte. La DiRi, inoltre, si applica solo ad impianti installati prima al 27 marzo 2008.

Per ottenere la DiRi, il tecnico dovrà eseguire le seguenti fasi:

  • rilievo dell'impianto
  • verifica dei componenti dell'impianto
  • prove sul funzionamento dell'impianto

stesura del modello

Il costo di una DiRi varia a seconda del tipo di impianto elettrico di cui serve rispondenza. In generale possiamo dire che il costo della dichiarazione di rispondenza è di circa 350 €.